Giovedì 26/03/2020 - SANGUE NOSTRO
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- Pubblicato Sabato, 22 Febbraio 2020 19:38
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A SEGUITO DELLE DISPOSIZIONI SANITARIE EMANATE DAL GOVERNO IN MERITO AL CORONA VIRUS LA MANIFESTAZIONE DI TEATRIKA SCENARI 2020 È STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI
Giovedì 26/03/2020
SCHIAVONI - CONIGLIO - Roma
SANGUE NOSTRO di Michela Gargiulo/Margherita Asta/Fabrizio Coniglio
Diretto e interpretato da Fabrizio Coniglio e Alessandra Schiavoni
ORE 17:00 POMERIGGIO BAMBINI E RAGAZZI A TEATRO
ORE 21:15 REPLICA SERALE
In memoria e in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Si tratta di una storia vera avvenuta il 2 aprile del 1985. Una data insignificante per molti, ma che resterà impressa per sempre nella vita di una donna: Margherita Asta. Sono le 8.35 del mattino: a mamma di Margherita, Barbara Asta, sta accompagnando a scuola i suoi fratellini, Giuseppe e Salvatore. Un ‘autobomba esplode su una strada, a Pizzolungo, vicino Trapani. Il bersaglio dell’attentato mafioso è il giudice Carlo Palermo che stava percorrendo quella stessa strada in quello stesso istante. Il giudice è vivo per miracolo, salvato proprio da quella macchina su cui viaggiavano i fratellini e la mamma di Margherita, che invece muoiono sul colpo. Perché raccontare questa storia? La mafia non è qualcosa di estraneo alla società civile. Troppo spesso valutiamo il fenomeno mafioso come qualcosa che non ci riguarda in prima persona, come un evento sporadico, che ha bersagli precisi :giudici , giornalisti o persone che comunque sono viste come nemici dal sistema mafioso. Questa volta no, le vittime passano in quella strada, per caso, per andare a scuola, come potrebbe fare chiunque. Ecco perché abbiamo intitolato questo spettacolo proprio “Sangue Nostro”. Il sangue delle vittime di questa strage, non è solo dei fratelli di Margherita e della sua mamma, ma in qualche modo ci appartiene. Alle volte consideriamo, troppo superficialmente, il fenomeno mafioso, come un qualcosa di estraneo alle nostre vite. La storia di Margherita Asta, allora solo una bambina, e oggi attivista di Libera, con il suo coraggio e la sua forza, è un esempio di quanto la mafia sia spietata e violenta, tanto da sterminare una famiglia di innocenti, ma anche, di quanta forza possa esserci in un essere umano per continuare a combattere. Margherita è, infatti, un esempio, con la sua tenacia, per tutti noi, di altissimo valore etico e spirituale. Il Teatro, in cui crediamo, deve occuparsi degli aspetti più alti e profondi dell’essere umano. La storia di Margherita Asta è una storia che ha una dimensione epica, come le grandi tragedie greche, che Il nostro Teatro non può non raccontare.
Giovedì 19/03/2020 - 3-4-3 DESTINAZIONE AUSCHWITZ
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- Pubblicato Sabato, 22 Febbraio 2020 19:36
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Giovedì 19/03/2020
TEATRO GARAGE - Genova
3-4-3 DESTINAZIONE AUSCHWITZ di Lorenzo Costa
Regia Lorenzo Costa / con Lorenzo Costa e Federica Ruggero
luci e immagini Dorina Barbè
ore 21:15 / 70’ / TEATRO DI NARRAZIONE
Il titolo allude ad un modulo calcistico, il modo di stare in campo di una squadra. Una concezione moderna di fare calcio che nasce dall’esperienza di Arpad Weisz, prima calciatore poi allenatore di origini ungheresi, il personaggio al centro del nostro racconto. Arpad Weisz tra gli anni venti e i primi anni trenta è stato l'innovatore del calcio. Un precursore, un amante di questo sport che grazie alle sue intuizioni ha ottenuto risultati straordinari con le squadre che ha allenato: dall’Inter al Bologna, dal Bari al Novara. Ebreo non ortodosso, cade in disgrazia all'indomani delle leggi razziali volute dal regime fascista per uniformarsi a quelle naziste. Osannato e quasi venerato fino a quel fatidico 1938,viene poi abbandonato. Tutti gli voltano le spalle, i nazifascisti nell'anno della "soluzione finale" mandano lui e la sua famiglia nell’inferno di Auschwitz. Al centro della messa in scena, la vita dell'uomo in relazione alle leggi razziali ealla guerra, ma anche alla storia del calcio di quei tempi. Gli aneddoti di costume anche divertenti, lasciano il passo alla storia più drammatica. La tragedia personale si unisce a quella civile, nel racconto che è centrato comunque sulla storia di uno sport, una attività cioè che dovrebbe unire ed essere svolta in un clima di pace e non dividere e alimentare l’odio, come invece accade spesso ancora oggi.
Il genere dello spettacolo è ascrivibile al teatro di narrazione, come alcune delle ultime produzioni del Teatro Garage “La grande guerra eppure si rideva” e “Lettere da lontano”. Il racconto si fonde con il dialogo e il monologo teatrale, attraverso testimonianze di vita vissuta che danno origine ad uno spettacolo immaginifico ed emozionante.
Domenica 08/03/2020 - IN PIEDI SIGNORI DAVANTI A UNA DONNA!
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- Pubblicato Sabato, 22 Febbraio 2020 19:31
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Domenica 08/03/2020 – FESTA DELLA DONNA - FUORI ABBONAMENTO € 8
COMPAGNIA DEGLI EVASI – Castelnuovo Magra
IN PIEDI SIGNORI DAVANTI A UNA DONNA! di Marco Balma
Con: Marilena Bertonati |Sabrina Battaglini |Lucia Carrieri | Deborah Grassi |Nicoletta Croxatto | Matteo Ridolfi | Bruno Liborio |Marco Balma | e il piccolo Sebastiano Ridolfi | Regia Marco Balma | Canzoni cantate da Camilla Rinaldi | Tecnico suono e luci
Luigi Gino Spisto.
ore 21:15 / 75’ / TEATRO-MUSICA
Uno spettacolo di poesie, citazioni e canzoni, con allegria e commozione. Siamo consapevoli che ciò non basta, neanche a scalfire, un problema così grave come quello della violenza sulle donne; d’altronde nessuno spettacolo teatrale può risolvere problema alcuno. Quello che può fare però è mantenere viva l’attenzione, far riflettere, porre domande. Molti dei problemi che la nostra società deve affrontare richiedono soluzioni a livelli che un semplice cittadino non può affrontare, allora ci arrendiamo pronunciando la solita frase stantia: “Ma io che posso farci?”. Non è questo il caso. La violenza sulla donna è qualcosa che ci riguarda molto da vicino. Noi siamo o uomini e potremmo essere i violenti, o donne e potremmo essere coloro la violenza la subiscono. Non esiste il cosiddetto ‘altro’ in questo caso. Per ciò partiamo da noi, dalle nostre convinzioni, dalle nostre emozioni. Analizziamole, scopriamole, cerchiamo di non vergognarci di ciò che sentiamo e tentiamo di fare l’unica cosa che possiamo fare, correggerci se è il caso e scegliere, consapevolmente, di essere persone sane. In fondo la società siamo noi, la somma di individualità che con i loro comportamenti e opinioni creano la cultura, le mode e, soprattutto, sono di esempio agli uomini e alle donne di domani. Questa è la modesta finalità dello spettacolo: rimaniamo sul problema, non lo dimentichiamo, parliamone, diffondiamo le nostre impressioni nella speranza che qualcosa, anche di infinitamente piccolo, possa finalmente smuovere un granello e cominciare a sgretolare la montagna del indifferenza.
Giovedì 12/03/2020 - GLI ALLEGRI CHIRURGHI
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- Pubblicato Sabato, 22 Febbraio 2020 19:34
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Giovedì 12/03/2020
COMPAGNIA DEL MOLO - Viareggio
GLI ALLEGRI CHIRURGHI di Ray Cooney
per gentile concessione della Mtp Concessionari Associati Srl (Roma).
Regia Stefano Toncelli / Con: Stefano Toncelli / Vincenzo Puosi / Gianluca Tomei / Silvia Barbieri / Antonella Ramacciotti / Ilaria Casagrande / Sandro La Ferla / Alessandro Benassi / Silvia Pardini.
ore 21:15 / 100’ / COMICO
La Compagnia del Molo, con la regia di Stefano Toncelli, propone la farsa esilarante che scivola tra equivoci e situazioni paradossali nata dalla penna dell’autore inglese Ray Cooney, creatore di altre commedie campioni d’incassi come “Taxi a due piazze” e “Se devi dire una bugia dilla grossa”.
La storia si svolge nel tranquillo ospedale Sant'Andrea di Londra: mancano tre giorni a Natale e fervono i preparativi per la consueta recita ma anche per l’importante conferenza annuale Ponsonby, trampolino di lancio per il dottor David Mortimere, apprezzato e stimato chirurgo.
Famosi medici, provenienti da tutto il mondo, assisteranno a questa conferenza, di cui proprio Mortimere sarà il relatore.
Ma una visita inaspettata e una notizia a sorpresa sconvolgono la vita e le aspirazioni professionali del povero chirurgo, che cercherà di salvare la situazione attraverso una serie convulsa di bugie, inganni, equivoci, travestimenti, con una vorticosa girandola di
battute e gag scoppiettanti.
Giovedì 05/03/2019 - BOSTON MARRIAGE
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- Pubblicato Sabato, 22 Febbraio 2020 19:29
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Giovedì 05/03/2019
TEATRO DELL'ALLODOLA – Milano
BOSTON MARRIAGE di David Mamet
Traduzione di Masolino d’Amico / con Monica Faggiani, Valentina Ferrari…. / Regia di Arturo Di Tullio / Costumi e Scene Maria Pia Barbenti .
ore 21:15 / 75’ / COMMEDIA
Lo spettacolo debutta in prima nazionale a Teatrika Scenari.
Un salotto borghese di fine 800. Anna e Claire si ritrovano dopo una lunga separazione.
Un tempo si sono amate. Ora ciascuna vuole qualcosa dall’altra. Ma i rispettivi desideri sono incompatibili. La guerra è dichiarata e le armi sono le parole. Un gioco al massacro senza esclusione di colpi. Spettatrice involontaria una giovane cameriera, ingenua e maldestra, ora capro espiatorio ora oggetto del desiderio nella guerra delle due protagoniste. Equivoci, colpi di scena, finte lacrime, colpi bassi, spregiudicati ricatti in un esilarante e sorprendente gioco delle parti. Donne di carattere che stupiscono e divertono in una commedia tutta al femminile dove il linguaggio diventa il campo minato attraverso il quale la guerra si può solo vincere o perdere.
Due attrici diverse per provenienza e formazione, si ritrovano e decidono di mettere in comune l’esperienza di scena per continuare insieme nel loro cammino artistico.
Donne libere e determinate, fino all’irriverenza!
Le Irriverenti è infatti il cappello produttivo dei nuovi spettacoli e recital del Teatro dell’Allodola che ha come protagoniste Monica Faggiani e Valentina Ferrari.