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UOMO E GALANTUOMO

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Uomo e galantuomo 5

GIORNO 7
05-07-2019 venerdì – ore 21:30 IN CONCORSO
Compagnia Teatro dei Dioscuri – Campagna (Salerno)
UOMO E GALANTUOMO
di Eduardo De Filippo
Regia: Antonio Caponigro
Con: Antonio Caponigro (Gennaro De Sia, attore), Emiliano Piemonte (Alberto De Stefano, giovane benestante), Liberato Guarnieri (Cavaliere Lampetti, delegato di polizia), Massimo Raele (Attilio, attore), Francesco Alfano (Salvatore De Mattia, fratello di Viola), Francesco Alfano (Conte Carlo Talentano), Marta Clemente (Bice, sua moglie), Elisabetta Cataldo (Ninetta, cameriera),

Giusy Nigro (Viola, attrice), Antonietta Ceriello (Florence, attrice), Elisabetta Cataldo (Matilde Bozzi, madre di Bice), Giusy Nigro (Assunta, serva), Dario Marzullo (Di Gennaro, agente di polizia).
Tecnici: Claudio Caponigro, Cosimo Letteriello
durata: 1h 30’ – atto unico - Genere: prosa

Considerato uno dei testi più divertenti del grande drammaturgo è una costruzione vertiginosa di situazioni inverosimili e irresistibilmente comiche, di gag e colpi di scena. Tra tutte sono indimenticabile la prova di “Mala nova” di Libero Bovio degli scalcagnati e “affamati” attori nell’atrio dell’albergo e la scena dell’apertura della porta cigolante del “basso” in cui si svolge la rappresentazione. E qui assistiamo a un irresistibile smontaggio dei vecchi trucchi dell’arte povera delle compagnie di giro. Il ricorso poi alla simulazione della follia per uscire da situazioni compromettenti, si rifà, senza mediazioni, ai canovacci della Commedia dell’Arte. Eduardo mette a punto una trama a più fili, i cui personaggi principali sono Gennaro, nei panni di capocomico di una compagnia di guitti, e Alberto (gestore dell’albergo che li ospita) che rimane invischiato suo malgrado in complicati intrighi amorosi. Saputo che la sua innamorata Bice è incinta, Alberto va a chiederne la mano ma scopre che è già sposata con un conte e, per uscire dall’imbarazzante situazione, si finge pazzo. Quando però racconta la verità al delegato di polizia che vuole farlo internare, non viene creduto; né lo aiuta la testimonianza del capocomico Gennaro, che appoggia la tesi della follia. Sul sottile filo che separa realtà e finzione, passando attraverso la pazzia (per bisogno/fame o per opportunità/etichetta sociale), gioca questo testo molto particolare di Eduardo. Il tema del doppio la fa da padrone: comicità-drammaticità, attori-personaggi; uomini-galantuomini; nobili-plebei; ricchezza-miseria; verità-menzogna. Personaggi attori e attori personaggi, sani che si fingono pazzi e pazzi che tornano sani, fratelli veri e fratelli finti, madri vere e madri finte, padri legittimi e padri illegittimi si susseguono sulla scena intrecciando, l’una nell’altra, vicende speculari.

CV COMPAGNIA TEATRO DEI DIOSCURI

L’Associazione d’Arte, Cultura e Spettacolo Teatro dei Dioscuri nasce nel 1999, per proseguire e rinnovare l’attività già svolta dal 1989 dalla Coop. “Amici del Teatro” e per acquisire una nuova immagine sul territorio e nel panorama culturale e teatrale nazionale ed internazionale. Dopo un periodo di impegno nel teatro dialettale, (Eduardo e Peppino De Filippo, E. e V. Scarpetta, A. e P. Petito, N. Muro), è approdata al teatro in lingua, sia classico che contemporaneo, sia italiano che straniero (Cechov, Pirandello, Terron, Fayad, Fo, Silvestri, Camerini, Pasculli, Graham, Chapman, Pertwee). Da alcuni anni Teatro dei Dioscuri ha approfondito i diversi linguaggi teatrali diventando punto di riferimento nello scenario teatrale territoriale e nazionale nel campo formativo con una serie di esperienze qualificate e qualificanti, quali l’organizzazione del Festival Premio Sele, e i progetti formativi “Tradizioni e Tradimento” , “Il Gerione”.

NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’

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NIENTALTROCHELAVERITA

GIORNO 6
03-07-2019 mercoledì – ore 21:30 IN CONCORSO
Compagnia Teatrale "A Ufo" - Carrara
NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’
di Domenico Marchigiani
Regia: Leonardo Della Croce
Con: Francesco Perinelli (Marco), Mirko Chisci (Giovanni), Mattia Salini (Paolo), Ylenia Paladini (Cristina)
Durata: 1h 00’ circa - Atto unico – Genere: commedia

Testo vincitore del Premio Nazionale per la Drammaturgia “FitAutore 2018”, testo finalista ai premi “Mascherini”, “GAD-Pesaro”, “Festival Macerata Teatro” e “Scena.0”. La trama: Marco ha appena divorziato dalla moglie Cristina e i suoi due migliori amici, Giovanni, ragioniere, e Paolo avvocato divorzista di grido e classico quarantenne scapolone e sciupa femmine, lo stanno aiutando a traslocare in una casetta in campagna di proprietà di Giovanni. I tre amici approfitteranno del tempo insieme per confrontarsi su diversi temi quali amore, matrimonio, religione, amicizia e sincerità. Si, sincerità, perché Marco, dopo le svariate bugie della ex moglie, non vuole più nessuna menzogna nella sua vita e quindi, grazie anche ad un "piccolo aiuto", chiede ai suoi amici la massima e totale sincerità su ogni aspetto. La richiesta avrà inevitabilmente conseguenze inattese e genererà svariate domande. Una su tutte: fa più male una bugia o la verità? La scena è completamente vuota; man mano che i personaggio portano dentro gli scatoloni del trasloco, si delineano gli spazi scenici. Da un lato un tavolino e quattro sediei, dall’altro un vecchio divano e uno scatolone come tavolino.

CV COMPAGNIA TEATRALE “A UFO”

nasce a Carrara nel luglio 2018 la compagnia teatrale “A UFO”, fondata da Mirko Chisci, Mattia Salini e Leonardo Della Croce. La compagnia opera guidata da una forte attenzione alla realizzazione di spettacoli per un teatro di qualità, rispondente a una poetica varia e ricca di tensioni contemporanee e sin dagli inizi la compagnia fa parte, e prende attivamente parte, a FITA Toscana. Sin dagli inizi ha condotto importanti esperienze di rapporto con territori della Toscana, nel 2018 ha partecipato, insieme ad altre 6 compagnie della provincia di Massa-Carrara, alla terza edizione della Maratona Teatrale “PASSAGGI DI SCENA”. Tra le principali produzioni possiamo vedere: HARVEY di Mary Chase, regia di Silvia Fazzi, NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ di Domenico Marchigiani, regia di Leonardo Della Croce, IL SARCHIAPONE di Walter Chiari, regia di Mattia Salini, SHERLOCK BARMAN di Stefano Benni, regia di Silvia Fazzi

IL SUO NOME

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 Il Suo Nome

GIORNO 4
01-07-2019 lunedì – ore 21:30 FUORI CONCORSO
TEATRIKA incontra NIN Nuoveinterpretazioni
Compagnia Ordinesparso – Sarzana (SP)
IL SUO NOME
di Beatrice Mencarini
Regia: Giovanni Berretta
Con: Laura Cinelli, Andrea Pugnana, Ana Popovic, Cristian Zinfolino, Alessandro Beghini, Beatrice Mencarini, Nicola Albertarelli, Elena Lenzini, Greta Sabbatini.
durata: 1h 00’ circa - atto unico - Genere: teatro di ricerca.

Teatrika e Nin Nuoveinterpretazioni sono due grandi rassegne di teatro che hanno intrapreso un percorso di collaborazione e scambio, contaminandosi e arricchendosi l’un l’altra. La compagnia Ordinesparso, creatrice di NIN, presenta “Il suo nome” scritto da Beatrice Mencarini: in un manicomio francese il Marchese de Sade mette in scena uno spettacolo che tratta la morte di Jean Paul Marat, nel quale gli attori del dramma sono i pazienti stessi del manicomio di Charenton sotto la guida del direttore Coulmier. Un continuo sovrapporsi di narrazioni la rivoluzione si mescola con la vita quotidiana nel manicomio e le storie di ogni folle si legano alle Storie di tutta la Francia rivoluzionaria. Gli ideali nichilisti di Sade si scontrano con quelli utopici del Marat, dando vita ad una dicotomia attorno al quale orbitano le storie di tutti gli altri personaggi. Uno spettacolo liberamente tratto dalla ribellione di un'artista e dalle storie di uomini ed ideali senza tempo.

Cv Ordinesparso: fondata a Sarzana (SP) da due allievi della scuola di teatro di ricerca Teatrocontinuo (PD). Da allora porta avanti una ricerca quotidiana sull'attore e i suoi linguaggi. La compagnia opera a livello locale e nazionale proponendo progetti performati in vari luoghi, dai più tradizionali come il palco teatrale ai più quotidiani come la strada, la piazza, il bar e perfino il bagno pubblico. Varie ed eterogenee sono le collaborazioni con musicisti, videomakers, fotografi e pittori che rendono le produzioni delle “officine di linguaggi”. Negli anni la compagnia ha creato laboratori permanenti e workshop. Dal 2008 propone un laboratorio teatrale agli studenti del Liceo “T. Parentucelli” che con i loro spettacoli hanno ricevuto vari premi nazionali come la menzione speciale al Festival Gaber di Grosseto. Nel 2010 nasce la rassegna di teatro contemporaneo “NIN|Nuoveinterpretazioni” spazio dedicato alle realtà teatrali emergenti locali e nazionali.

A seguire: SOTTO PALCO, dopo IL SUO NOME, Ordinesparso ed i suoi attori invitano il pubblico di Teatrika a condividere impressioni, porre domande sul metodo adottato nel montaggio dello spettacolo. Libero incontro/scambio sul teatro fra l'artista e il suo miglior critico, lo spettatore.

IL BERRETTO A SONAGLI

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BERRETTO A SONAGLI

GIORNO 5
02-07-2019 martedì – ore 21:30 IN CONCORSO
La Cattiva Compagnia - Lucca
IL BERRETTO A SONAGLI
di Luigi Pirandello
Regia di Giovanni Fedeli
Con: Giovanni Fedeli (Ciampa), Elisa D’Agostino (Beatrice), Daniele Corsetti (Fifì), Iacopo Bertoni (Spanò), Cristiana Traversa (Fana), Tiziana Rinaldi (Saracena e Madre),
Scene e costumi: Rosanna Monti
Realizzazione scenografia: Andrea Avesani
Disegno luci: Marco Alba
durata: 1h 20’ – atto unico – Genere: prosa.

Sette personaggi sulla scena, grande e nudo ambiente agorà / claustrofobico, scena intesa come palcoscenico della vita / non vita dei personaggi, di fatto estrapolati dal consueto contesto siciliano di inizio ‘900 e proiettati / riflessi in una sorta di ring, non attuale bensì universale, dove essi, in un gioco al massacro reciproco che procede con passo inesorabile, appaiono nudi, inermi, (“...pupi siamo!”), povere marionette vittime / carnefici, succubi / dominanti che inutilmente si accapigliano e si studiano, si contendono e tramano, mentre il filo del destino si stringe loro al collo come un cappio. La scena dunque è, paradossalmente, per l’attore / personaggio / pupo la propria vita e la negazione di essa, ovvero il luogo dove si manifesta chiaramente la drammatica impossibilità di vivere, il luogo dove la finzione teatrale pare meno fasulla della finzione dei comportamenti imposti, delle convenzioni sociali, dei meccanismi perversi e autolesionistici che castrano e rovinano la vita. Gli attori sulla scena. Sempre. Per forza. Compenetrati e confusi con i personaggi, a questo punto non più in cerca di un autore, quanto di un pubblico verso il quale tendere una mano, verso una quarta parete da sfondare e che però, beffardamente, riflette loro solo la volgare essenza del loro essere. Riflette loro, in una luce bianca, accecante, solo la sinistra espressione con cui deformano il viso in una oscena risata, in un ghigno ormai consapevole e perciò disperato.

CV La Cattiva Compagnia – Nata nel 1996 per iniziativa di alcuni giovani lucchesi, la Compagnia si contraddistingue grazie a un'attività intensa alla trasmigrazione formale: teatro di strada, animazioni, performance ludiche, reading poetici, teatro di burattini, prosa contemporanea, riletture di classici, il tutto sotto la costante guida di Giovanni Fedeli (regista, interprete, capocomico), coadiuvato da un fidato gruppo di interpreti. Nei venti anni di attività si contano, infatti, più trenta allestimenti, spaziando dai generi arcaico–popolari a un'evidente attrazione per la drammaturgia di matrice absurdista. Da "Il Sacco di Lucca", rivisitazione storica che segna il debutto assoluto del gruppo nel 1997, si passa presto alla drammaturgia novecentesca, con una particolare attenzione per il teatro francese (da Sartre a Ionesco, da Jarry a Vian sino a Queneau), senza mai abbandonare occasioni di spettacolo eclettiche e sorprendenti. I testi vengono scavati, utilizzati alla stregua d'occasione di gioco scenico in cui a prevalere è un innegabile gusto per il comico–grottesco, per le atmosfere oniriche e visionarie in grado di sospendere tempo e situazioni. L'entusiasmo e la vivacità si riscontrano pure nell'elenco delle manifestazioni cui il gruppo ha aderito, andando a comporre un curriculum di esibizioni di tutto rispetto: non mancano, infatti, le escursioni internazionali, in particolare la doppia partecipazione (con "Macbett" di Ionesco, nel 2001, e con "En passant" di Queneau, otto anni più tardi) alla selezione Off del prestigioso Festival di Avignone, una delle principali vetrine per il teatro contemporaneo europeo e non solo. Discorso analogo per il palmarès in chiave sia individuale sia collettiva: numerosi i premi conseguiti, a testimonianza di una coerenza estetica e una costanza che fa de La Cattiva Compagnia una delle realtà più solide del nazionale.

XANAX

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XANAX

GIORNO 3
30-06-2019 domenica – ore 21:30 IN CONCORSO
Compagnia C.L.A.E.T - Ancona
XANAX
di Angelo Longoni
con: Ilaria Verdini, Diego Ciarloni
Tecnici: Patrizia Giacchetti, Roberta Belfiore
Luci: Gloria Santilli
durata: 1h 30’ circa – atto unico.

Non si tratta di una reality show in cui si somministra a veri depressi il noto antipanico, ma è la storia di Laura e Daniele lavorano in una casa editrice. Si conoscono di vista,due professionisti discretamente frustrati. Un venerdì sera, entrambi s’attardano in ufficio e si ritrovano insieme in ascensore. Che si blocca. Consci che fino a lunedì mattina nessuno li verrà a cercare, i due si ritrovano a convivere in quattro metri quadrati. I telefonini? Non c’è campo. I parenti? Serpenti: nessuno si premura di cercarli. Insomma, sopravvivere semplice non è, complici il caldo, le ansie, la fame, la sete, i bisogni corporali. Un gioiellino di un’ora e mezza, che ricorda un po’ le nevrosi lui-lei dei film di Verdone (su tutti “Maledetto in giorno che t’ho incontrato”), arricchito però dalla lama a doppio taglio dei tempi teatrali. Tempi che, se ben orchestrati – come in questo caso – , accarezzano e convincono la platea. Il risultato è un pubblico emotivamente coinvolto, attento e partecipe: in fondo, chi di noi, prendendo l’ascensore, non ha mai pensato a una simile evenienza? L’ascensore bloccato poi, è qui un pretesto: tra Laura e Daniele s’instaura una situazione esasperata, in cui cadono le difese, in cui si annullano i reciproci mondi. Nell’ansia, i due si avvicinano, si confidano, si lasciano andare. Si consolano e si disperano, si aiutano e si detestano. Laura e Daniele, che condividono gli stessi rapporti familiari in crisi, ma anche gli stessi farmaci antidepressivi (da qui il titolo “Xanax”), che trovano il Prozac “euforizzante”, che battagliano sull’ultima compressa di Maalox, che reagiscono all’ansia dell’ascensore allo stesso modo, uniti dal mal comune Xanax, diversi solo nel dosaggio.

Cv Compagnia teatrale C.L.A.E.T.

Il Centro Lettura Attività Espressive Teatrali nasce nel 1987 per iniziativa di Andrea Pavani e Pierpaolo Renzi, nel 1988 debutta al Teatro Sperimentale di Ancona “E se provassimo da soli?”. Seguono: “Storie dell’anno mille, anno più, anno meno” da “Storie dell’anno mille” di L. Malerba e T. Guerra, “Ordini dall’alto” da “Dopo di me il diluvio” di D. Forrest, “Angeli custodi” da “ Comici spaventati guerrieri” di S. Benni e “Non siamo qui per il caffè” da “I beati della dannazione” di H. Bazin. Seguono “Cenerentola”, “Biancaneve e i sette nani”, “La bella addormentata nel bosco”, “Il gatto con gli stivali”, “Don Chisciotte”, “Pazzie per Broadway” dal film di W. Allen “Pallottole su Broadway”. Nel 1999 “Il circo di carta” che al festival regionale d’arte e spettacolo “Le Muse” viene premiato per la miglior regia e per la migliore attrice caratterista, Ilaria Verdini. Nel 2000 Diego Ciarloni porta in scena “La cantatrice calva” di E. Ionesco e nel 2002 “Lo sappiamo solo noi”, fusione di sei atti unici tratti da “Il teatro” di J. Tardieu. L’anno seguente il gruppo composto da sei elementi presenta una lettura musicata “Una volta qui era tutta campagna” di F. Fazio. Nel 2007 con la 7a edizione del concorso nazionale “Donne, volti e anime” dedicato alla giornalista Ilaria Alpi lo spettacolo “Le bugie non sono reato”, tratto dall’omonimo testo di O. Leoni e V. Continelli ottiene numerosi consensi. Nel 2008 debutta “Xanax” di A. Longoni, che si aggiudica 26 riconoscimenti in concorsi nazionali, con apprezzamenti di critica e pubblico, tanto da diventare il vero cavallo di battaglia della compagnia. Nel 2010 si riparte con “12 ovvero la parola ai giurati” di Reginald Rose per la regia di Diego Ciarloni, spettacolo che vede insieme sul palco gli storici del gruppo ed alcuni attori di altre compagnie amatoriali di Ancona e che si aggiudica anch'esso diversi premi nazionali.

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