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Voler bene al proprio paese

VOLER BENE AL PROPRIO PAESE

           Una mattina della scorsa primavera, in biblioteca, mi è capitato di esporre un'osservazione ad un amico che fa politica a Castelnuovo da tanti anni e alla mia obiezione lui si è rivoltato con grande veemenza, quasi con violenza. Gli avevo detto : “Ho l'impressione che in tutto quello che fai, che in tutta la tua azione pubblica manchi una cosa che per me è fondamentale, cioè l'amore per il paese”.

       La reazione del mio interlocutore mi ha fatto male. A ripensarci adesso mi rendo conto che allora non ho considerato sufficientemente quanto quell'affermazione potesse apparire crudele, forse ingenerosa.

         Come sempre faccio quando mi trovo in queste situazioni ci rimugino, ci rimugino sino a quando non trovo il modo di superare il malessere, razionalizzando gli avvenimenti.

           Cosa ho voluto dire con quell'espressione : voler bene al proprio paese ? Vuol dire, secondo me, amare le cose belle che ha Castelnuovo e provare un po' di orgoglio non solo per le bellezze naturali e storiche ma anche per le cose che funzionano, per ciò che lo distingue positivamente rispetto ad altri paesi, comuni, vicini o lontani. E' il rovescio della medaglia del dispiacere che personalmente ho provato per tanti anni, quando tante delle cose che Castelnuovo ha prima non le aveva. Siamo stati quasi tra gli ultimi, per esempio, ad avere un moderno edificio per le Scuole Medie, o un campo di calcio ( tutte le nostre squadre hanno giocato per anni nel campo di Dogana). E poi poco per volta abbiamo superato tutti ( o quasi ) gli handicaps che avevamo. Non solo la Scuola Media, ma siamo diventati tra i pochi Comuni d'Italia ( sì, d'Italia ) ad avere tutte le scuole in regola con le più recenti norme antisismiche; abbiamo un Centro sociale che è il fulcro della vita culturale e associativa della comunità. Penso alle lezioni dell'Università Popolare e a tutti gli incontri che le diverse associazioni possono lì svolgere. Siamo dotati di un Centro sportivo, che è un punto di riferimento per tante attività. Tutto questo va ad aggiungersi ad un centro storico che è un gioiello. E poi vogliamo dimenticare quello che è diventato il nostro paese in questi ultimi anni ? Quanti Comuni, vicini lontani, hanno una vita culturale ricca come la nostra, e non solo d'estate? Penso alla biblioteca Civica così partecipata e vissuta. Quanti Comuni hanno una stagione teatrale invernale ? Noi , grazie agli Evasi, abbiamo anche quella.

        Insomma, io vedo molte ragioni per essere orgoglioso del mio paese, un paese dove si vive bene, dove la qualità dei rapporti umani è di grado più che accettabile , forse elevato. Certo ci sono le cose che non funzionano, che potrebbero essere gestite meglio o in maniera diversa....

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