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Intervista a Euro Mazzi

Intervista a Euro Mazzi

Come avevamo anticipato nel numero precedente di Qui Castelnuovo, dopo l’intervista al Sindaco, segue l’intervista a Euro Mazzi, candidato a sindaco della lista Noi per Castelnuovo. Caro Euro, credo di poterti definire il politico più longevo della nostra attuale amministrazione. Sei consigliere comunale dal 1990 e sempre all’opposizione. Dopo il successo del NO nella campagna referendaria per la fusione tra Castelnuovo e Ortonovo, del quale tu sei stato uno dei maggiori sostenitori, hai avuto la possibilità di spostare il voto nelle amministrative di maggio dal centro-sinistra, che amministra il nostro comune da molti anni, a una lista civica (non partitica).

Come mai non c’è stato il ribaltone auspicato?

La contemporaneità delle Europee ha inciso sugli indirizzi di molti votanti e queste hanno sancito un successo del PD di Renzi. Ma soprattutto è il sistema clientelare che permette a chi amministra con continuità dal 1946 il comune di Castelnuovo di ricordare a molti elettori i tanti favori erogati in questi anni. Io prometto capacità, esperienza, idee e impegno mentre chi governa spende promesse su cambio di destinazione di terreni, assunzioni, agevolazioni, contributi,ecc.. Inoltre, la nostra è una lista civica che non ha goduto né dell’appoggio economico e organizzativo di nessun partito né del sostegno diretto dei loro elettori, mentre Montebello ha avuto l’appoggio di ben 6 partiti, ha portato a Castelnuovo consiglieri e assessori regionali, parlamentari, senatori e eurodeputati. La nostra lista si è battuta contro una flotta di corazzate utilizzando solo motoscafi … che si pretende di più!!! Abbiamo fatto, come in passato, i miracoli grazie all’impegno, alle idee, ai risparmi e alla collaborazione dei candidati e dei sostenitori della lista civica. Semmai sono i cittadini che dovrebbero interrogarsi sul perché pur criticando il partitismo e le sue deviazioni clientelari, poi al momento della scelta rivotano coloro che con il loro comportamento determinano inefficienze, sprechi, insensatezza e un costante aumento della spesa pubblica che inevitabilmente deve essere ripianato con l’aumento della pressione fiscale, cioè si comportano come quel gatto che si morde la coda!

Seguono altre domande......

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