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Il bucato nel “CONCÒN”

Cera una volta

IL BUCATO NEL “CONCÒN”

Territorio di Castelnuovo (anche in altri luoghi). Periodo della civiltà delle vanghe, delle zappe e degli aratri a trazione animale. Giorno di bucato, attività che veniva svolta dalle femmine della famiglia durante gli spazi di tempo meno gravati da impellenze verso i lavori nei campi. In quel tempo la parità tra i sess i esisteva veramente, ma a svantaggio delle donne… Infatti quando urgeva effettuare fatiche pesanti (ad esempio la vangatura) le appartenenti al cosiddetto sesso debole si trovavano in prima fila con i soggetti che rEr CONCONappresentavano “l’altra metà del cielo”: quella appunto più nerboruta e possente. E non dovevano rimanere indietro …

Dunque, durante quelle circostanze, le portatrici di gonna dovevano sospendere i “mestieri” più adatti ad esse: cucito, ricamo, ecc. e misurarsi con gli indossatori di pantaloni. Ma torniamo a parlare di bucato.

Salvo motivi particolari, per detta incombenza ci si attivava durante la parte serale della giornata. Ve la raccontiamo.

Nella casa, la cena è stata consumata. Le varie Margà, Maiè e Carò hanno già rigovernato. Nel camino il fuoco arde vivacemente sotto il grande paiolo. In un angolo della cucina impera il “Concon”: un vasto contenitore in terra cotta somigliante, nella forma, ad un mastodontico vaso per gerani …

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