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Materiale Sospetto

MATERIALE SOSPETTO

nell’area industriale sequestrata dalla Guardia di Finanza.
L’opposizione scrive al Sindaco

Il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza alla fine di febbraio 2016 di un’area industriale di circa 20.000 metri quadri di superficie sita nel Comune di Castelnuovo in via Tavolara dove sono stati rinvenuti pare circa 13 tonnellate di materiale sospetto di contenere amianto depositato in modo inappropriato ha finalmente portato all’attenzione di tutti il problema dell’amianto contenuto in coperture di alcuni edifici presenti nel territorio comunale.
La gran parte di queste coperture sono presenti fin dagli anni ‘70, cioè prima dell’entrata in vigore della normativa che ha vietato l’utilizzo dell’amianto nelle costruzioni (Legge nr. 257 del 1992), la quale classificava i rifiuti di amianto come speciali, tossici e nocivi e riconosceva i rischi derivanti per la salute dovuti non solo dall'uso dell'amianto, ma anche dalla dispersione delle fibre microscopiche di amianto dai materiali che lo contengono all'ambiente. Queste fibre disperse in aria possono essere inalate dall'uomo e le malattie che ne conseguono sono, pertanto, associate all'apparato respiratorio e l’amianto è stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l'essere umano e può essere causa di diversi tipi di tumori.
Per quanto sia difficile la fuoriuscita di fibre di amianto dai materiali compatti (come il cemento-amianto o eternit), la pericolosità aumenta quando questi manufatti diventano friabili o in disfacimento, potendo così più facilmente rilasciare le fibre in aria.

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