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Gli Abitanti di via Carbone

GLI ABITANTI DI VIA CARBONE
RISPONDONO ALLA REZZONICO (PD)

Ringraziamo anticipatamente il giornale Qui’ Castelnuovo per la pubblicazione di questa nostra lettera e siamo grati dell’opportunità che ci viene fornita per controbattere alla superficiale ed offensiva disamina dell’ Isola ecologica che la signora Rezzonico ha fatto e scritto nell’ edizione dell’aprile 2019 del giornale.

Innanzitutto ci chiediamo dove la signora abbia vissuta negli ultimi tre anni e se abbia mai letto il materiale che un gruppo di residenti ha predisposto e trasmesso alle autorità competenti: la diffida al comune  e al gestore firmata da oltre venti persone, l’esposto alla procura della repubblica firmato da oltre trenta cittadini di via carbone, i numerosi articoli di giornale apparsi nelle cronache locali e sullo stesso Qui’ Castelnuovo , scritti sempre documentati e corredati da foto e filmati. Avrebbe anche potuto rivedersi gli infuocati consigli comunali sul tema in questione.

Se l’isola ecologica non e’ più una discarica lo si deve ai residenti di via carbone e a quei cittadini che si sono mobilitati sostenendo costi ingenti sia economici che di salute e non certo al gestore. Cara Signora Rezzonico l’isola non era così come la vede adesso!

A tal proposito la invitiamo a a prendere visione della documentazione fotografica e dei filmati che in questi tre anni abbiamo prodotto e che  lasciamo  a disposizione del giornale e di tutti i cittadini che vorranno consultarli per conoscere cosa sia stata realmente la discarica di via carbone.  

Di una cosa siamo certi,  il sindaco Montebello, la sua giunta e i partiti che lo hanno appoggiato hanno scaricato in maniera scellerata su noi cittadini residenti attorno all’isola ecologica il peso del passaggio dalla raccolta rifiuti con cassonetti a quella differenziata porta a porta , con in più l’aggravio dell’estensione al comune limitrofo di Ortonovo/Luni del conferimento rifiuti alla discarica di via Carbone . Tutto questo è avvenuto senza alcun studio dell’ impatto che un cambiamento di tale portata avrebbe avuto sul territorio e sui cittadini coinvolti ma soprattutto senza affrontare il nodo vero della questione : una discarica in uno spazio ristretto nel bel mezzo di abitazioni con una viabilità insufficiente e pericolosa(strade strette e con pochi margini di manovra) è inammissibile, non avrebbe dovuto esser fatta!

Ricordiamo benissimo gli oltre dieci incontri con il sindaco Montebello mentre i ragni ci svegliavano alle 7 del mattino compattando con le benne tutto il materiale conferito anche i prodotti rae (computer, televisori, elettrodomestici..)   in evidente violazione delle leggi vigenti in materia senza che nessuno dell‘ amministrazione intervenisse….. Ricordiamo la segnalazione al signor sindaco del caterpillar del comune  con tanto di dipendente comunale alla guida che veniva “prestato” al gestore per un servizio che già pagavamo profumatamente .  Ricordiamo ancor più il dipendente comunale che, nello svolgimento delle sue funzioni, ci invitò a trasferirci in un altro posto : avevamo solo richiesto il piano acustico comunale, documento che dovrebbe essere nel sito web del comune e da tutti accessibile. Ricordiamo bene le telefonate minatorie che ci invitavano “ gentilmente” di farci gli affari nostri.   Ricordiamo bene gli applausi denigratori del personale del gestore dell’isola per averli invitati a far spegnere il motore dei camion in sosta davanti alle nostre abitazioni.

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