I sacchetti della "rumenta"

I sacchetti della Rumenta

I cittadini di Castelnovesi da Maggio periodicamente si recano in Comune per ritirare i sacchetti   della raccolta differenziata (avendo presumibilmente già terminata la scorta da Aprile) e si sentono rispondere dall’addetto che non sono ancora disponibili e che bisogna aspettare la telefonata. Intanto son passati Giugno e Luglio e al momento di andare in stampa, 6 Agosto, dei sacchetti neanche l’ombra.

I sacchetti fanno parte del contratto tra i cittadini e le istituzioni per la raccolta differenziata che tra l’atro dovrebbe portare un risparmio sia all’Amministrazione che al cittadino, sulla bolletta della TARI.

Per quest’anno il risparmio, per chi scrive, è stato esiguo, solo 8 euro, che sicuramente è stato speso per acquistare i sacchetti alternativi a quelli del Comune.

Non tutti i supermercati hanno sacchetti compostabili e la gente si arrangia con quello che trova.

Questo ritardo ha provocato qualche disagio e qualche sorpresa. Gli addetti alla raccolta, più di una volta, non hanno ritirato i rifiuti perché il sacchetto non era a norma (compostabili). In via Borghetto un sacco nero con su scritto contiene verde c’è rimasto per più di quindici giorni. Non è stato ritirato né con l’umido né che con il secco.

Questa rigidità fa sì che la gente poi abbandoni i rifiuti ogni dove. Abbiamo girato la domanda l’assessore all’Ambiente, Francesco Marchese.

Cosa bisogna fare quando mancano i sacchetti forniti dal Comune?

La fornitura dei sacchetti avviene, di norma, semestralmente ed è finalizzata ad uniformare i conferimenti da parte del cittadino. Come noto, comunque, per la raccolta dell’organico è possibile utilizzare i sacchetti dei supermercati o degli alimentari, purché compostabili, mentre per l’indifferenziato e la plastica è possibile utilizzare qualsiasi sacchetto possibilmente trasparente per consentire agli operatori di verificarne il contenuto.

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