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Teatrika Scenari 2019 - 7 Marzo

SCENARI 2019 00

Giovedì 07/03/2019 – FESTA DELLA DONNA
COMPAGNIA IL NAUFRAGARMEDOLCE - Roma
FIGLIE DI SHERAZADE

Scritto, diretto e interpretato da Chiara Casarico e Tiziana Scrocca / musiche originali di
Rosie Wiederkehr (Agricantus) e Ruth Bieri / Scene e fotografie Franca D’Angelo / Sculture Nato Frascà / ORE 21:51 / 60' / ATTO UNICO / TEATRO SOCIALE

Premio RadioRAI Microfono di Cristallo - Finalista al Premio Ustica per il Teatro 2007 - Finalista al Festival Internazionale di Lugano - Inserito nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti - Patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Roma - Lettera di Encomio del Presidente della Repubblica.

Figlie di Sherazade è la storia vera di due giovani donne che raccontano affinché altre donne possano un giorno vivere in condizioni migliori, che si raccontano come in uno specchio ribaltato: una fuga e un ritorno, e le sofferenze di un popolo. Le due storie, nella loro diversità, scorrono parallele e nell’intrecciarsi producono, per analogia o per contrasto, un nuovo significato, che lascia alla riflessione dello spettatore l’ultima parola. Aysha è una ragazza nata in Germania da genitori turchi. Vive a Berlino, dove studia, lavora e si innamora di un ragazzo tedesco. Purtroppo i genitori hanno già deciso di darla in sposa al cugino, come è nella tradizione del loro paese d’origine. Ma Aysha vive i conflitti tipici dei figli di immigrati: non si riconosce nella cultura dei genitori e non può sottostare alle loro regole. Inoltre, una quotidianità fatta di soprusi e violenze la porta a scegliere la fuga. Dopo un periodo vissuto come un animale braccato, Aysha approda ad un centro di accoglienza per donne maltrattate. Zoya è una ragazza afghana rifugiata in Pakistan . I suoi genitori, attivisti politici, sono stati uccisi dai fondamentalisti quando lei era piccola. La morte dei genitori e l’inasprirsi del fondamentalismo la costringono a fuggire in Pakistan. Della sua educazione si occupa una nonna “molto illuminata” che ha fatto di tutto per farla studiare. E così, grazie all’istruzione ricevuta in una scuola femminile clandestina, Zoya cresce nella consapevolezza di voler fare qualcosa per aiutare il proprio paese a risorgere dalla guerra e dal fondamentalismo.

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