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7 Luglio 2018

TEATRIKA 2018 cover fb

GIORNO 9
07-07-2018 ore 21:30 – Fuori concorso
Compagnia degli Evasi – Castelnuovo Magra
IL RE MUORE  di Eugene Ionesco
traduttore: Gian Renzo Morteo
genere: teatro dell’assurdo
regia: Marco Balma
con: Nicoletta Croxatto (La regina Marguerite), Laura Passalacqua (La regina Marie),       Marco Balma    (Il re Berenger I), Davide Grossi (il medico), Elena Mele     (Juliette, la governante), Andrea Carli (La guardia)
musiche: The proclaimers, Camel, Elton John, Beach boys, M83
scenografie e costumi: Laboratorio Compagnia degli evasi
tecnici: Sabrina Battaglini, Mafalda Garozzo, Luigi “Gino” Spisto
Durata:  1h 20’ – atto unico.

07 7 Il Re Muore 1

“Il re muore” è un testo di sconcertante lucidità; una straordinaria, sfrontata rappresentazione dell'incapacità umana di prendere in considerazione l'idea della propria fine, quasi che il non affrontarla possa diventare garanzia di vita eterna. Razionalmente conosciamo da sempre il nostro destino, ma non riusciamo mai ad affrontare con la giusta misura ed il giusto rispetto l’ultimo capitolo della nostra esistenza. In questa commedia, scritta nel ’62, Ionesco indica le ragioni di questa nostra debolezza nell’insufficienza del nostro mondo interiore che è simboleggiato dall’inesorabile sgretolarsi di quello esteriore su cui il re perde progressivamente potere, fino a non riuscire a farsi obbedire neanche nel più elementare degli ordini. La lotta del re contro la propria morte è in realtà la lotta incessante contro noi stessi, la nostra grande paura dell’ignoto e contro l’altro grande nemico della vita, il tempo. Una lotta assurda che non può essere raccontata che in modo assurdo e per questo a tratti, comico. La morte del re è quindi la morte di un umanità incapace di morire. Ma anche incapace di vivere, di riuscire a godere della preziosa e fragile bellezza della vita. La commedia è un monito a noi tutti a non commettere l’errore del re nell’inseguire una grandezza inutile, un immortalità che, come ribadisce la regina Marguerite, non può essere che provvisoria. L’unica vera grandezza per l’uomo, sia egli re o semplice servitore, consiste nell’accettazione, nell’umiltà di riconoscerci umani, deboli, imperfetti e transitori, e, in ultimo, non esistenti. “Gli uomini sanno, e fanno come se non sapessero. Gli uomini sanno, e dimenticano”

A SEGUIRE PREMIAZIONE DEI VINCITORI DI TEATRIKA

Cv Compagnia degli Evasi: la Compagnia nasce nel luglio 2002 grazie ad un gruppo di attori, autori e registi provenienti da precedenti esperienze varie di teatro professionistico e non professionistico. La filosofia degli Evasi è quella di scrivere e mettere in scena spettacoli con testi “originali” scritti dagli sceneggiatori stessi della compagnia. L’istinto degli evasi è quello di agire in uno spazio autonomo, dove sperimentare vari modi di fare teatro. In 165 anni gli evasi hanno prodotto 44 diversi spettacoli, 21 progetti letture/musica, e 2 lungometraggi, replicando più di 300 volte, nella provincia di La Spezia e limitrofe, a livello nazionale, e in piazze come Milano (Teatro Studio del Piccolo). Sono attivi nella compagnia due laboratori di recitazione. La compagnia coinvolge stabilmente più di 20 attori oltre ai 30 allievi dei corsi teatrali . Gli evasi sono stati più volte premiati o menzionati in festival teatrali, ricordiamo : Festival teatrale “Vetrina” di Castelfranco di Sotto, Festival teatrale nazionale “Estate di San Martino” di San Miniato, Festival teatrale nazionale L’Ora di Teatro di Montecarlo, Festival “Rafanelli” Pistoia, Premio Aenaria di Ischia, Deviazioni Recitative di Formia, L’Ora di teato di Montecarlo, Il Folle d’Oro di Fossano. Produzioni video e film realizzati: Film “I maneggi di zio Fransuà” di Alberto Cariola, proiettato al Giffoni film festival 2005 - “Sepolti vivi – memorie dalla miniera”/ Eventi organizzati: -1° Festival Teatrale Città di Sarzana 2007 – Festival teatrale TEATRIKA e TEATRIKA SCENARI a Castelnuovo Magra./ Eventi speciali e progetti sociali organizzati: Progetto 2008/2009 “INAIL Liguria/Compagnia degli Evasi” sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, attraverso la messa in scena dello spettacolo “Sepolti vivi memorie della miniera” nei maggiori teatri delle Province della Regione Liguria, replicato in Regione Campania e Piemonte.

Laboratorio gratuito di recitazione teatrale: “Saperlo fare – i fondamentali” di Alessandra Frabetti

 

6 ore giornaliere - sabato 30/6 e domenica 01/7 dalle 10 alle 13 , pausa pranzo, e dalle 14 alle 17

numero massimo di partecipanti 20.

Laboratorio di recitazione di primo livello, pensato come un’efficace introduzione al lavoro dell’attore e alla sua presenza in scena. L’interpretazione è sempre espressione di un sentimento interiore, di un’emozione che determina l’azione fisica, l’emissione vocale e la parola. L’attore in scena deve essere in grado di farsi attraversare da uno stato d’animo e di restituirlo pienamente allo spettatore attraverso l’uso totale del corpo. Questa capacità non può non passare attraverso la conoscenza degli elementi fondamentali, ineludibili, del linguaggio scenico. Il laboratorio mira a fornire all’allievo, mediante esercizi mirati, i mezzi necessari per affrontare in maniera adeguata una situazione, un testo, un personaggio teatrali.

Informazioni aggiuntive