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LA FIERA DI BESTIAME E MERCI

LA FIERA DI BESTIAME E MERCI

Le origini

la fiera del bestiame e merci - le origini

Nel suo recente articolo del settembre 2022 Roberta Petacco ha sollevato la necessità di ricostruire le vicende legate alla “fiera del bestiame e merci varie” di Molin del Piano; per Roberta non si trattava solo di soddisfare una curiosità “storica” inerente all’iniziale avvio di questa manifestazione, quanto di raccogliere indicazioni, suggerimenti e testimonianze su di una “fiera” che ha rappresentato uno degli eventi più significativi della recente storia castelnovese.

Dalle ricerche effettuate presso gli archivi locali è emerso che l’origine di questa fiera risiede nell’autorizzazione del Prefetto di Genova datata il 20/4/1882; questa autorizzazione rendeva esecutiva una precedente delibera del Consiglio Comunale di Castelnuovo del 25/5/1881 in cui era stato stabilito “di istituire una fiera nella località denominata Man di Ferro pel giorno 3 maggio di ogni anno nella ricorrenza della festa di Santa Croce”. Tale delibera era stata pubblicata non solo a Castelnuovo, ma anche nei Comuni di Sarzana, Ortonovo e Fosdinovo proprio per gli evidenti impatti (commerciali, produttive e sociali) che tale fiera poteva avere sulle popolazioni limitrofe. Una volta pagata la tassa di lire 25,00 per il decreto di istituzione in data 29/5/1882, la fiera diveniva effettivamente esecutiva.

Successivamente, la fiera veniva spostata in località Molin del Piano e cambiata anche la data di ricorrenza nella prima domenica di settembre. Questa fiera è rimasta come ricorrenza annuale per molti decenni, eccettuato i due periodi bellici (1915-18 e 1940-45) e salvo qualche altra eccezione.

Al termine della festa venivano premiati i proprietari delle bestie ritenute migliori rispetto alle altre presenti; per esempio, nel manifesto del 28/8/1935 il Podestà Tosini prometteva di premiare: “Al miglior paio di bovi L. 20; alla migliore vacca L. 10; al miglior vitello L. 10; al miglior mulo o cavallo L. 10; verranno inoltre sorteggiati n. 5 premi di L. 10 cad. fra i detentori di animali bovini ed equini presenti alla fiera”.

Nel manifesto del 1/9/1954 il Sindaco Lindo Farina prometteva di erogare: “n. 30 premi di L. 500 cadauno ai proprietari di bestiame bovino ed quino presenti in fiera”.

Inoltre, alla tradizionale fiera del bestiame e merci di Molin del Piano si affiancava una seconda “fiera del bestiame e merci varie” dedicata a S. Isidoro (ritenuto protettore dei raccolti agrari) che si teneva nella seconda domenica di maggio nello spazio antistante la Chiesa di Molicciara, in area di proprietà del sig. Bello Francesco. Anche in questa fiera venivano adottati gli stessi criteri per le premiazioni del bestiame presentato.

Un’altra fiera di merci si teneva nel Capoluogo di Castelnuovo in occasione di San Fedele nella quarta domenica di agosto. Una diversificata festa si teneva anche a Marciano in occasione della ricorrenza di Santa Rosa, patrona dell’omonima locale chiesetta-oratorio.

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