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RICORDO DI FEDERICO

RICORDO DI FEDERICO

Avevamo appena finito di impaginare il numero di marzo/aprile di questo giornale, quando una telefonata di Daniele mi informava che Fede era mancato. L'irreparabile era accaduto. Ho provato un grande dolore. Volevo bene a Federico. Un ragazzo, figlio di una mia amica d'infanzia. Un giovane uomo che ho ritrovato in consiglio comunale e poi insieme per quattordici anni nella Giunta, come collega assessore, prima col sindaco Tognoni e poi con Favini. Tutto quello che di bello e buono è stato detto di lui durante i tristi giorni delle sue esequie non solo sono tutte considerazioni veritiere, ma nemmeno lontanamente riescono a renderci la sua grande umanità.

Come amaramente consideravamo con Elisabetta, quando una persona viene a mancare si finisce sempre per parlarne bene, a prescindere, ma nel caso di Federico era proprio tutto vero. L'ho conosciuto bene. Sono stati quattordici anni di frequentazione quasi quotidiana. Ho avuto modo di apprezzarne le competenze, le capacità, il suo grande amore per il nostro paese. La saggezza con cui ha condotto e portato a termine il PUC (Piano Urbanistico Comunale). L'intelligenza e l'intuizione di far rientrare Castelnuovo nel novero dei paesi arancioni e l'impulso che ha dato alla politica turistica del nostro paese con la valorizzazione dei nostri prodotti, dell'olio e del vino.[...]

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