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VENERDÌ 22 LUGLIO

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Accatone

VENERDÌ 22 LUGLIO

Il secondo appuntamento, venerdì 22 luglio, inizierà prima rispetto alla solita programmazione.

La serata infatti si aprirà alle 20.30 con la presentazione dell’ultimo libro scritto dal critico cinematografico Aldo Viganò TUTTODESICA (EdizioniFalsoPiano 2021).

Viganò, per vent’anni critico teatrale del Secolo XIX, presidente del Sindacato dei Critici Cinematografici Liguri, già consigliere culturale del Teatro Stabile di Genova, direttore del giornale “Palcoscenico e Foyer”, è esperto di didattica del cinema e del teatro, oltre che autore di numerose pubblicazioni d’argomento cinematografico quali: - Storia del cinema storico in cento film (Collana Storia del cinema) Le Mani-Microart'S 1997; - Claude Chabrol (Collana Cinema. Autori) Le Mani-Microart'S 1997 ; - Commedia italiana in 100 film (collana Storia del cinema) Le Mani-Microart'S 1995/1994/1997/2002; - Western in cento film (collana Storia del cinema) Le Mani-Microart'S 1994; - I film di Federico Fellini, a cura di A. Viganò e Claudio G. Fava, Gremese editore 1995. Più recentemente, nel 2019, ha curato, con Massimo Marchelli, la pubblicazione Sandro Ambrogio l'ultimo dei "cinéphiles".

Ad introdurlo sarà Ariodante R. PETACCO.

Alle 21.30 quindi il prof. Viganò, questa volta nella veste di critico e presentare, accompagnerà il pubblico alla visione del film ACCATTONE, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.


ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
con Franco Gitti, Franca Pasut, Silvana Corsini, Paola Guidi, Adriana Asti, Luciano Conti, Luciano Gonini, Renato Capogna, Alfredo Leggi
Presenta Aldo VIGANO critico cinematografico

TRAMA

Fonte della trama: www.mymovies.it

"Accattone" è un "ragazzo di vita": ladro, teppista, magnaccia (quando può) ma un giorno si invaghisce della ragazza che intendeva derubare. Per lei si mette alla ricerca di un lavoro, ma la fatica lo stronca. Ritorna a rubare. Razzia un camion, ma la polizia gli è alle costole. Accattone fugge ma muore durante l'inseguimento. Prima prova registica di Pier Paolo Pasolini, lo scrittore, a quell'epoca, non aveva ancora quarant'anni ma era già molto noto, per i volumi di poesie, i racconti e le sceneggiature dei film di Fellini e Bolognini. Era anche tra i personaggi "pubblici" uno dei più vituperati d'Italia. Cosicché gli avversari politici liquidarono Accattone come una semplice rimasticatura delle sue cose precedenti. In realtà, al di là di uno stile ancora esitante, il film aveva una sua forza, una sofferenza che ne hanno fatto una delle opere più rappresentative degli anni Sessanta (non solo del cinema italiano).