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Ancora sull'Ospedale Sarzanese

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Considerazioni sull’Ospedale di Sarzana

Riprendendo una frase attribuita a Giulio Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca!” questa volta la voglio riferire alla protesta contro lo smantellamento dell’ospedale di Sarzana che mi è parsa strumentale alle elezioni amministrative di ottobre scorso. Infatti dopo il rumor prima delle consultazioni nessuno parla più dell’ospedale e nessuno raccoglie più le firme.

È stato comunque singolare che i promotori della protesta siano stati gli assessori della precedente Giunta Sarzanese, dello schieramento politico regionale precedente alla giunta Toti.

Lo smantellamento silente del San Bartolomeo è partito per mano di ASL5 già al tempo della Giunta Regionale di Burlando, Assessore alla Sanità Montaldo, spostando reparti importanti come la rianimazione e l’ostetricia alla Spezia. Infatti a Sarzana non nascono più bambini, o si va alla Spezia o in Toscana.

Quanto affermato non è una difesa per la giunta Toti, anzi è l’occasione per dire una volta per tutte che è indifferente chi ci sia a governare la Sanità Regionale. C’erano disagi prima e continuano a esserci oggi. La dice lunga il fatto che la Sanità Toscana non accetta più, nelle strutture convenzionate, pazienti che provengono dalla Liguria, che ha il vizio, da sempre, di rimborsare le prestazioni con notevole ritardo.

Per non parlare poi della farsa dell’Ospedale Felettino che è nata con la Giunta Federici e va avanti con la Giunta Peracchini; con l’intervento del Ministero delle Finanze, che deve ancora decidere se finanziare o meno il suo completamento, mentre i giornali pubblicano, ogni tanto, il rendering di come sarà l’ospedale futuro. Per adesso solo sulla carta.

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